Il governatore della Campania annuncia nuove sanzioni pecuniarie per chi non indossa la mascherina
“Quando noi chiudevamo altrove si facevano iniziative pubbliche“. Queste sono le parole che, fino a qualche giorno fa, il governatore della Campania Vincenzo De Luca pronunciava in polemica con le altre regioni in merito all’argomento Covid-19. Eppure, a distanza di pochissimo tempo, la situazione appare essersi ribaltata: la Campania, infatti, sta registrando un andamento della curva epidemiologica alquanto critico, a tal punto da richiedere il pronto intervento di De Luca.
Nuove multe, dunque, sono la risposta al problema della risalita dei contagi; sanzioni che, stando a quello che l’ordinanza prevede, possono arrivare fino a 1.000 euro per coloro che non indossano la mascherina nei luoghi in cui essa è già obbligatoria (quelli pubblici, per intendersi).
In più, egli ha anche predisposto il blocco dei mezzi pubblici se all’interno viene individuato un passeggero senza mascherina; questi, oltre a dover pagare la sanzione, sarà costretto ad abbandonare il mezzo. De Luca dà inoltre il via libera alle forze dell’ordine affinché effettuino dei controlli a tappeto, specialmente in quei luoghi al chiuso nei quali i cittadini tendono a “far a meno” dei dispositivi di protezione.
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La curva epidemiologica della Campania registra un inaspettato aumento dei contagi

Le misure restrittive di De Luca si sono rese necessarie a fronte dei dati registrati dalla curva epidemiologica, la quale testimonia che la zona campana non è affatto “al sicuro” dalla minaccia del coronavirus.
Innanzitutto, un parametro da considerare è quello relativo ai tamponi. Mentre le altre regioni riportano una media di 570 tamponi ogni 100.000 abitanti, la Campania ne registra e ne comunica solamente 217. Inoltre, essa si colloca al settimo posto nella graduatoria che riguarda l’incremento dei contagi, superando tutte le altre regioni del Sud. Per quel che concerne i casi attivi, neanche in tale ambito le notizie sono rassicuranti: la Campania si classifica nuovamente settima, preceduta solamente da Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto e Toscana.
Un ultimo dato, infine, è quello riguardante il numero delle vittime finora registrate: 434 vittime su 4.858 casi e 316.191 tamponi effettuati; volendo instaurare un paragone, la Lombardia riporta 1.217.829 tamponi con 95.633 accertati.
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Essendo ancora l’Italia pienamente nel mezzo dell’emergenza, si può affermare che le parole di De Luca sono state pronunciate troppo presto e senza cognizione di causa: nessuno, infatti, potrà ritenersi veramente al sicuro, finché non avremo raggiunto l’estirpazione totale del virus.