Count-down iniziato, inesorabilmente, per studi commerciali ed esercenti. Non c’è più tempo per riflettere sul da farsi: non adeguarsi alla nuova normativa sull’obbligo di accettare i pagamenti elettronici significa di fatto “incappare” nei “colpi di mannaia” della legge.
Dura lex sed lex, dicevano i romani, e mai frase è stata più indovinata. La politica di Governo e Fisco è incentrata sul doppio aspetto di irrigidire i controlli sui movimenti bancari degli italiani, famiglie e imprese. Tutto questo è finalizzato ad ottenere maggiore trasparenza. Nel contempo si vuole garantire così un occhio vigile su attività illecite e combattere l’evasione fiscale, si traduce anche nella sempre più graduale diminuzione dell’uso del contante.

Studi commerciali ed esercenti che non accetteranno i pagamenti elettronici dei loro clienti, dal 1 luglio, incorreranno in fastidiose mini sanzioni da 30 euro con una maggiorazione de 4%.
I tempi sono quelli che sono. Da una parte la crisi economica necessita che il Governo abbia “mano ferma” per parare i colpi dei rincari energetici. Il fine è sostenere famiglie imprese dallo spettro dall’inflazione che incombe.
Ma dall’altra parte occorre indossare elmetto e spada contro l’illegalità. Le difficoltà economiche e con essa la voragine accumulata, si sanano anche con una azione deterrente ed efficace contro l’evasione fiscale.
Del resto è palese che tutto si traduce anche nell’interesse delle imprese, nell’ambito di un percorso di crescita tecnologica, miglioramento e velocizzazione dei servizi offerti alla clientela.
I sistemi software per POS elettronici semplificano le operazioni di vendita al dettaglio automatizzando il processo di transazione, monitorando importanti dati di vendita. I sistemi di base includono un registratore di cassa elettronico e un software per coordinare i dati raccolti dagli acquisti giornalieri.
I rivenditori possono aumentare la funzionalità installando una rete di dispositivi di acquisizione dati, inclusi lettori di carte e lettori di codici a barre.
I moderni sistemi POS sono comunemente programmabili o consentono il miglioramento con programmi software di terze parti. Questi sistemi possono essere personalizzati per soddisfare esigenze specifiche. Ad esempio, molti rivenditori utilizzano i sistemi POS per gestire programmi di abbonamento che assegnano punti agli acquirenti abituali ed emettono sconti sugli acquisti futuri.
Quindi, tutto questo va visto ne quadro di una crescita globale e non in modo punitivo, dal punto di vista delle piccole e medie imprese.
La novità in materia fiscale è stata introdotta dal recente decreto legge 36/2022. Si tratta del cosiddetto “decreto Pnrr 2”, articolo 18, commi 1, 2 e 3.